I TRE VOLTI DEL PASSATO

RAFFAELE FAMELI

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(XXXIV) – L’INCONTRO CON LORO – LA BATTAGLIA PER LA VITA

 

         Ormai, era davvero questione di minuti… Tutto era quasi compiuto, ma nel pensare a quello che avrei dovuto affrontare… tremavo di paura! Ora, regnava solo il silenzio… non sentivo nemmeno più il suono della pioggia e del vento! Ero immerso totalmente in me! Ripensai alla scacchiera! Ero pedina che s’apprestava ad arrivare nelle linee nemiche! Io… da solo… con davanti gli artefici del vero male! Sapevo, che avevo fatto tutti i passi necessari! Quello che mi faceva più terrore, era il sapere tutto quello che LORO avevano fatto ad altri e non solo a me… Questo mi faceva stare male! La stanza di cristallo, ancora una volta, nel guardare il soffitto, dopo aver riaperto gli occhi, era tornata di nuovo trasparente… come la prima volta! Ah! Mi dava coraggio e protezione… ma… dovevo uscire da lì… dovevo andare verso il mio destino! Accesi la luce dell’abatjour, guardai l’orologio a triangolo! Era già passata mezz’ora! Mi mancò il respiro… M’alzai, e, spegnendo l’allarme della sveglia, infilai anche quella nella valigia! Non aveva senso aspettare di più! Non aveva senso stare ancora in quella confortevole stanza! Riprese a piovere, a tuonare, mentre il vento ululava! Ululava come un lupo inferocito! Davanti alla porta chiusa che mi separava dall’ignoto e da LORO, potevo sentire il mio cuore battere all’impazzata! Misi la mano su quella fredda maniglia, e l’abbassai! Buio… anzi… BUIOS… Cercai di ripensare alla Kalimba Lunare… presi da terra il LUME e la valigia! Così… come Diogene, andai verso la fonte del terrore e del dolore! Mi sentivo osservato in quel corridoio scuro… mi sentivo scrutare dentro… Però, mi ricordai d’essere una volpe… Infondo, le volpi amano il buio… Quel pensiero mi diede un po’ di coraggio!

Non ci volle molto per arrivare davanti a quella scala a chiocciola! Era stata sgombrata da tutte le scatole… Misi il piede sul primo gradino e cominciai a salire, facendo attenzione a non buttar giù il LUME e la valigia! L’orologio digitale… quello che m’aveva regalato mio zio, all’interno della valigia, si mise a suonare! Capii che erano già le tre! La ricetrasmittente, cominciò a diffondere la musica delle siglette, e, mentre appoggiavo il piede all’ultimo gradino, sentii chiaramente, e, molto fortemente, il loro odore! Odore di braciere acceso! Fui sul punto di tornare indietro, ma… non lo feci! Toccai con i piedi il freddo pavimento della soffitta!

Sembrava, quel luogo, essere molto diverso da come lo ricordavo… più grande! Ma, a pensarci bene, così non poteva essere! Sapevo che LORO… erano già nella stanzetta bassa bassa! Mi stavano aspettando! Posai la valigetta ed il LUME, e, strisciando la mano sul muro, riuscii a trovare l’interruttore e la piccola maniglia di ferro… quella che serviva per aprire quella stanza… la tirai verso destra… Accesi la luce! La stanza designata per il combattimento era aperta! Infilai, con attenzione il LUME dentro la valigia, e spalancai la porticina!

La vista mi si annebbiò! In quella stanza faceva “stranamente”  molto freddo! Un freddo innaturale e tetro! Scavalcai con precauzione il muretto, e misi il piede in quella stanza! Sembrava non esserci nessuno… Mi sedetti a terra nell’angolo a destra, in quel pavimento ruvido, saggiando con la mano il pavimento di cemento… non sporco! Non so per quanto attesi… Non so per quanto aspettai… Cominciavo ad innervosirmi, ed, aprendo la valigia che avevo messo vicino a me, tirai fuori il LUME e gli altri oggetti... Presi la piramide e la strinsi in mano, poi, con l’altra, presi la ricetrasmittente, ed, andando in TRASMISSIONE, vi urlai dentro: “… So che mi state ascoltando! BASTARDI… FateVi vedere… Io… io Vi sto aspettando! Quanto tempo ci vuole ancora?” Andò via la luce per mezzo secondo… In quel lasso di tempo, mi sembrò di vedere, in fondo alla stanza, la noce che si apriva, i pesciolini ed il melograno che si spezzava! Cominciai ad andare in iperventilazione! Sudavo… però, prendendo di nuovo la radio, Li sfidai! Gli dissi ancora una volta di farsi vedere! Ma nulla… Ancora una volta, LORO, sembravano non voler uscire fuori! Pensai, posando la radio, che forse avevano paura di me… e così, misi la mano dietro di me per stare più comodo! Notai, tastando, uno scatolone! Non l’avevo notato quando m’ero seduto! Con curiosità, infilai dentro una mano e toccai qualcosa… Erano come peli… tanti peli… ed andando in profondità, toccai tre oggetti… Mi venne un dubbio… un sospetto! Volli approfondire e li tirai fuori!

         Non feci in tempo a vedere, perché, da terra, Pazzo Mondo, muovendosi con rapidità da solo, mi colpì violentemente ai testicoli! Urlai dal dolore… Era una sofferenza atroce! Capii che nel toccare quegli oggetti… che capivo benissimo essere i LORO simboli, avevo dato il via all’incontro… all’incontro con LORO! Dolorante, mi toccai dove Pazzo Mondo m’aveva colpito, e notai sangue! Erano LORO che volevano distruggermi! Stetti male… avrei voluto, ancora una volta, scappare via, ma, avevo giurato! Non mi sono mosso… Pazzo Mondo, mi colpì una seconda volta… questa volta, lo fece con molta più forza! Piansi… mi disperai! E… dopo vomitai! Mi chiedevo il perché di tanta crudeltà… Capivo… capivo che LORO m’avrebbero di certo ucciso! Però, nonostante il dolore lancinante, volli sfidarli ancora, e toccai di nuovo i tre oggetti che avevo messo in terra… questa volta capivo che si trattava… d’un LIBRO… d’un GIONALE… e d’una MASCHERA! Non feci nemmeno questa volta in tempo a vederli, perché mi sentii mancare… La lampadina… la lampadina che illuminava quella stanza scoppiò! Sembrò quasi una fucilata quel rumore! Urlai dal terrore… la porticina di legno si chiuse, serrandosi con la maniglia dall’esterno! Ero in trappola!

         Regnò solo il buio… il dolore! LORO, anche se ancora non riuscivo a vederLi, erano in quella stanza… da soli… da soli con me! Non capii più nulla! Strinsi forte la piramide nella mano, ma… qualcuno me la prese e la gettò via! Udii solo il rumore metallico e nulla più! Dovevo recuperarla… dovevo ad ogni costo riprendermela! Mi dimenai… gridai… però, mi sentii spogliare dal pigiama e dagli indumenti intimi! Ero nudo! Cercai d’alzarmi, ma udii un rumore! Un rumore che avevo già sentito in passato! Mi ricordai della macchinetta per l’agopuntura! Quella a casa di mio zio… Urlai ancora… e mi sentii penetrare nella carne del braccio, moltissimi aghi! Piansi di dolore! Era una cosa straziante… in più, Pazzo Mondo, mi colpiva violentemente dovunque… specialmente alle parti basse! Quegli aghi, mi stavano facendo perdere il ben dell’intelletto! Il dolore era talmente forte che cominciai a stare male di stomaco! Con uno slancio… dettato dalla disperazione, riuscii ad avvicinarmi alla porticina, e cominciai a dare pugni sul legno! Non riuscii ad aprire… Mi voltai indietro, e vidi… un chiarore di brace accesa! Mi sentii trascinare dai piedi verso quel fuoco vivo, mentre le siglette martellavano ancora… ma, questa volta, non più dalla radio… ma sembravano essere diffuse da mille altoparlanti disposti ovunque! Mi ribellai! Cercai di sfuggire a quella terribile imposizione, e ci riuscii dando un calcio a quell’invisibile mano che mi tirava! Mi ricordai del LUME… dovevo andare a prenderlo! Avevo bisogno di vedere… e soprattutto di capire! Dovevo accenderlo! Mi ribellai così alla morte! Arrivai nel posto dove mi ero seduto! Tastai dappertutto per trovarlo! Mi graffiai! Quel pavimento, ora, sembrava essere pieno di vetri taglienti! Alla fine… lo trovai… Lo riconobbi dal suo cilindro! Cercai quella specie d’interruttore, e quando provai a girarlo per udire quel click e quel “pchhhhh”, mi fermai di colpo! Fui preso dal terrore! Un terrore arcaico! Accendendo quel LUME… Li avrei visti… Avrei visto I TRE VOLTI DEL PASSATO!

         Comunque, non avevo scelta! Se dovevo combattere, avrei dovuto accendere quel LUME che m’aveva visto nascere ed essere cucciolo di volpe! Provai molta paura nel girare quella sorta di stranissimo interruttore… Era molto duro! Alla fine… il click e quel “pchhhh”! La luce bianca, avvolse tutta la stanza bassa bassa! Rendeva tutto quanto d’un colore indefinito… grigio – bianco… Però, di LORO, nessuna traccia! Si erano volatilizzati! Mi venne il dubbio d’aver sognato l’attacco, ma, il mio corpo nudo, sanguinante e dolorante, ed il vomito a terra dicevano altro…Ora tutto era immobile… perfino Pazzo Mondo… Ah! M’avevano davvero fatto del male… male fisico!

         In quella confusione, appoggiai il LUME e strisciando sull’appuntito cemento del pavimento, cercai di recuperare quella cosa che per me era di vitale importanza… la piramide! Quella che m’avevano tolto di mano… La trovai molto distante… quasi a metà stanza! Quando riuscii a prenderla, con uno slancio infantile, mi misi a baciarla! Quell’oggetto rappresentava la mia salvezza! Dopo, cercai d’arrivare di nuovo, dove erano sparsi tutti gli oggetti che ero riuscito a recuperare, e li rimisi nella valigetta! Nel farlo, mi tagliai con il frammento di specchio che avevo trovato da Telma… A quel dolore, ripensai che LORO avevano paura della luce del LUME… Ripensai alle parole dette da Mirmo quel lontano giorno! Quella luce, era come la luce della luna, fonte della Kalimba Lunare… Ecco perché erano spariti… Tuttavia, ebbi un sussulto! Mi ricordai dei LORO simboli… M’avvicinai a quello scatolone e li cercai, ma non riuscii a trovarli! Di certo, erano stati LORO a portarli via! Non volevano che li vedessi! Che ricordassi… Erano stati sempre lì… in quella stanza! Però, la Cinesina e la Strega? Come facevano i miei ad avere anche il LORO simbolo? Mi venne il dubbio che di quelle maledette cose ce ne erano parecchie copie in giro… Mi ricordai d’aver visto il libro di Mami da mia zia, in quella stanzetta polverosa prima del LORO attacco! L’attacco che mi portò in ospedale quasi morto! Chiusi per un attimo gli occhi, e poi li riaprii! Il mio respiro s’era fatto affannoso! La porticina era ancora chiusa dall’esterno! Provai ad aprirla con molto sforzo, ma non ci riuscii… Loro dov’erano? Come avevano fatto a scomparire? Dunque… era davvero destino che non potessi vederLi e sconfiggerLi del tutto? Fui preso da una cupa disperazione! Si… ma quella situazione sembrava volermi dire altro… Gridai: “… Fatevi vedere! Non è ancora finita! Voi… voi… non vincerete! Non m’avrete mai più! Cosa volete che faccia? Che spenga il LUME? Non vi darò mai questa soddisfazione… MAI!”. A quel grido disperato, un tonfo! Qualcosa era caduto! Non riuscivo a capire dove!

         Nell’udire quel rumore, cercai di capire la LORO posizione… invano! La radio ricetrasmittente, entrò in funzione, diffondendo di nuovo le siglette infernali! Io, non avevo intenzione di spegnere quella luce del LUME, ma…

         Ad un tratto, quella luce biancastra, si fece più fioca… molto più fioca… Pensai, che evidentemente, il gas contenuto nella sua piccola bombola si stava consumando, visto gli anni che erano trascorsi dal suo ultimo utilizzo! Ebbi paura, ma, capivo che ciò era inevitabile! Vidi, in fondo alla stanza un’ombra… Era la noce! Cercai di distogliere lo sguardo, ma, appena girai il viso, mi sentii buttare sulla faccia uno strofinaccio polveroso! Iniziai a tossire! La polvere mi stava soffocando! Con la mano, provai a togliermelo di dosso, ma, una mano me lo teneva con forza, sia sulla bocca ed il naso! Con l’altra mano, invece, me lo teneva sulla testa facendo molta pressione! Urlai dal terrore… mi dimenai… La luce del LUME era al minimo… potevo intravederla attraverso la stoffa soffocante! Qualcuno, voleva soffocarmi… farmi morire! Però, in quel frangente, così oscuro e tetro, ricordai il plaid usato da Mario durante gli EXPERIMENTES! Anche se terrorizzato, rimasi immobile, ed apparentemente calmo! Quella mano, nel sentire che non mi muovevo più, lasciò la presa, però, mi sentii colpire allo stomaco da un pugno molto violento! Stetti malissimo… Non potevo sopportare oltre… capii… capii chi era a farmi violenza… e così, gridando, mi tolsi in fretta quello strofinaccio dal volto… e fu lì che LO vidi…

         Ancora tossivo! Nel tossire, ancora, non avevo messo bene a fuoco le immagini! I miei occhi erano pieni di fuliggine e lacrime! Ma… quando ci riuscii, con quella poca luce, riconobbi il volto di Mami… la sua puzza di braciere! Non parlava! Non diceva nulla! Stava lì ad osservarmi col suo volto bianco, il sorrisino maligno, e quei capelli squadrati, proprio com’era quel volto! Era LUI! Il capo dei volti… IL MIO PASSATO! Provai terrore… un terrore immenso! Volevo piangere… fuggire! Non volevo vederlo… anche se LO avevo cercato! Mi avevano detto: “… Cosa lo vuoi? Non ESISTE…” ma io, ora, ce LO avevo davanti! Tutta la paura che avevo provato in quei duri giorni, in quell’istante, la potevo sentire moltiplicata per mille nelle mie ossa e carni! Il mio cervello entrò in uno stato confusionale! Voltai violentemente la testa per non vedere… chiusi gli occhi… ma una mano, forzando le mie palpebre, me li fece riaprire! Riconobbi così LEI… la Cinesina! Stavo per svenire… però, non volevo, cercai di fuggire! Nel farlo, mi graffiai il braccio con il muro… sanguinai! Quel muro, era tagliente come mille lamette! Non riuscii a scappare, anche perché, notai che il pavimento era diventato una scacchiera! Già… la SCACCHIERA! Nudo, mi sollevai più che potevo, però, nel farlo, sbattei la testa contro quel soffitto basso! La botta fu talmente forte che pensai, per la seconda volta, di svenire! Ero confuso e terrorizzato! Capivo di non aver scampo… mi feci la pipì addosso come quando ero bambino! Provai, codardamente, anche se avevo giurato, per la seconda volta, ad arrivare alla porticina… ma c’era LUI… Mi prese le braccia, e cominciò a morderle! Sentivo, oltre le siglette, ancora il rumore della macchina per l’agopuntura! Sentii sulla mia pelle gli aghi dell’inferno… La puzza di braciere, era ora, così intensa da non farmi respirare! La Cinesina mi prese dalle spalle, mentre una mano legnosa, prendendomi per le gambe, mi gettò in terra! Sentii un dolore insopportabile al bacino, e pensai d’essermelo fratturato! Guardai davanti a me… e fu lì che vidi e riconobbi LEI… la Strega, con il suo volto legnoso… quei capelli e quel dente scheggiato! A quel punto, tanto era forte il dolore, avrei voluto lasciarmi andare… ma, dentro di me scattò qualcosa! Non potevo permettermelo! Avevo giurato! Da sotto… sotto lo scantinato, non so come feci, ma udii guaire disperatamente! Era mio fratello Daniele, che, sicuramente, voleva raggiungermi per salvarmi la vita… ma, forse, i miei ALLEATI lo avevano bloccato! Lo stavano tenendo fermo! Non volevano che venisse! Quello era il loro compito! Volevano proteggerlo… Quella battaglia era solo mia!

         Vedevo… ora LI vedevo… LI ricordavo! LI ricordavo nella loro interezza! Non avevano un corpo normale! Solo i VOLTI… solo quelli erano diversi! Erano corpi esili… neri come il carbone, quasi come se fossero stati pezzi di legno… Puzzavano… mi nausearono! Sembravano aver l’odore, anche se tutto quanto era avvolto dalla puzza di braciere, di corpi in decomposizione! Puzzavano di morte! Gridai… ma QUELLI, presero a picchiarmi dovunque, con le loro grosse mani! Daniele, da sotto, guaiva… stava soffrendo per me! Provavo dispiacere per lui! Però, non potevo nemmeno piangere per mio fratello in pace! La Cinesina, mi infilò le sue luride dita nelle orecchie, fino all’interno, per non farmi ascoltare quel pianto disperato! Era crudele! Dalle orecchie, cominciai a sanguinare! Provai un dolore insopportabile! Come se non bastasse, dopo, cominciò anche a strapparmele talmente forte che cominciai a piangere e ad urlare! Come se questa tortura non bastava, sentii Mami prendermi per i testicoli! Li strinse così forte che il dolore mi immobilizzò e cominciai a gridare ancora più forte! A quell’altro strazio, capii di non essere più un essere umano! Guaii fortissimo e mi sentii mancare… Non dovevo svenire! Non potevo farlo! Svenire, in quel frangente, significava la morte!

         Con disperazione, riuscii a liberarmi, mordendo la mano di Mami, e QUELLO indietreggiò! Presi in bocca la piramide che era caduta a terra durante la mia trasformazione, e saltando, andai verso il fondo della stanza, là, dove c’erano i buchi! Da quelle fessure, usciva una luce… una luce biancastra come quella del LUME! Capii che era particolare, e che LORO ne avevano paura! Lì ero al sicuro! Da quei buchi risplendeva la Kalimba Lunare… LORO non sarebbero mai arrivati fino a me! Presi tempo… Dovevo ragionare! LI vedevo avanzare verso il centro della stanza bassa bassa, scattosi! Potevo leggere sui LORO, deturpati VOLTI, odio incondizionato… odio puro! Ed era rivolto a me! Quel pavimento mi ricordò, con il suo bianco e nero, che dovevo ricercare i colori… ma come fare? Posai la piramide a terra! La misi su un quadrato bianco! Ora… ora che ero libero, potevo affrontarli! I miei colori erano ROSSO, BIANCO e NERO! Ecco… Dovevo farGLI vedere quei colori… che se li ricordassero per sempre! Io… piccola volpe… dovevo portare i colori! Ripensai ai monoscopi ed a quella SEDIA COLORATA dove mi ero seduto, e con disperazione, corsi verso di LORO! Ora potevo affrontarli! Ero LIBERO!

         A metà percorso, mi ritrovai di nuovo ad essere, un essere umano! Nel vedermi avvicinare, LORO, si pararono davanti a me per bloccarmi, ma, come un fulmine, andai vicino alla valigetta, e presi in mano Pazzo Mondo! Volli tirarlo, per colpire Mami, e così, alzai la mano, e tirai la pallina con forza verso quel dannato mostro! Lo colpii… sembrò farsi male… ma gli altri due, mi raggiunsero, e cominciarono a tirarmi braccia e gambe, come per immobilizzarmi! Gridai! Mami, con rabbia, ci raggiunse e mi prese dal collo! Lo stringeva! Ora… intorno a me, vedevo fiamme! Ne sentivo il calore! Ancora una volta, volevano bruciarmi vivo! Sentendomi vicino alla morte, invocai la Kalimba Lunare… Lo feci per istinto… e LORO, come se avessero avuto paura, lasciarono la presa! Andai verso Pazzo Mondo, e lo lanciai di nuovo verso i TRE VOLTI DEL PASSATO, dicendo: “… Non è questo il mondo in cui voglio vivere o morire! Tornate da dove siete venuti! Io… io sono il padrone della mia vita! La pagherete cara per tutto il male che avete fatto… Ve lo giuro!” Le siglette smisero di suonare… il fuoco si spense! Mami… la Cinesina e la Strega, sfondarono la porticina, e provarono a scappare…

         La luce del LUME si spense del tutto! Il pavimento della stanza bassa bassa, ritornò ad essere di cemento! Volli andare a riprendermi la piramide e gli altri oggetti! Avevo capito d’aver compiuto un grande gesto! Però, la battaglia non era ancora terminata! Sentivo nell’altra stanza della soffitta, rumori e versi spaventosi! Ci dovevo andare! Con la piramide, e la valigetta in mano, arrivai alla porticina, e scavalcai il muretto! Caddi… nudo! Piansi, poiché m’ero fatto male alle ginocchia! Un dolore atroce… Però, subito, mi ripresi e vidi che LORO erano vicini alla scala a chiocciola, ma non si muovevano… Qualcuno, giù, gli stava impedendo di scappare! Poi… si voltarono… mi videro! E, rabbiosi, tentarono di nuovo di distruggermi! Era penombra… ma io, riuscii lo stesso a vedere! Avevo preso anche il LUME, e quindi, estrattolo dalla valigetta, tentai di nuovo ad accenderlo, e quello stranamente cominciò a diffondere ancora la sua luce biancastra che sembrava la luce della luna! Le siglette, cominciarono di nuovo a suonare, ma questa volta ad un volume inferiore! Mami, mi prese dalle gambe e tentò di aprirle… Capii il suo scopo, e gli puntai, in pieno ventre il LUME! Un urlo spaventoso, seguito, subito dopo da un violento calcio alle mie parti basse! Probabilmente Mami, il PASSATO, non voleva farmi riprodurre! L’avere figli, significa FUTURO, e questo LUI lo detestava! Vidi con terrore, il SUO bruttissimo volto deformato… Era come bruciato dalla luce del LUME! Capii! Dovevo aumentare la luminosità della Kalimba Lunare, e così, dalla valigetta, presi di furia il binocolo regalatomi da Doroty… Mi misi la piramide in bocca, e, tenendo il LUME con una mano, lo feci scattare, e quello s’aprì… Mami e gli altri, sembravano aver terrore di quel click! Anche se avevo paura… ed anche se era acceso, con un rapido gesto, tolsi dal LUME, bruciandomi la mano, il coperchio superiore di metallo, ed appoggiai il piccolo binocolo sul cilindro bianco! Facendo così, anche se era molto strano, riuscii ad ottenere molta più luce, e di conseguenza Kalimba Lunare! I volti indietreggiarono… Ora urlavano… Ma io, indirizzai quella luce verso Mami, mentre la Strega e la Cinesina, cominciarono, gridando… anzi ululando, a tirarmi pungi e calci dietro la schiena, tenendomi fermo! Provai un dolore fortissimo! Sporsi ancora di più il LUME verso il volto di Mami… La luce, sembro aumentare d’intensità… un lampo… un lampo al disopra del binocolo appoggiato al LUME! Questo lampo, colpì Mami in pieno volto! Qui, vidi una scena orribile! La luce, aveva quasi… squagliato, il SUO volto, con un odore nauseabondo di carne marcia… Gli avevo fatto un buco in pieno viso! Quante urla… quanto schifo! Sembrava che tutto fosse compiuto! Avevo fatto del male al primo volto! Sembrò che Mami fosse stato sconfitto… ma, purtroppo, mi sbagliavo… La Cinesina con la Strega, con il suo volto nero, ed il suo dente scheggiato, andarono, lasciandomi libero, dietro di Mami… Mi sembrò che diventassero una cosa sola…

         I TRE VOLTI s’unirono sotto i miei occhi! Le siglette, suonarono molto più forti e potenti di prima! Mi sentii, all’improvviso male! Mi mancarono le forze! Vomitai di nuovo, ma questa volta sangue! Pazzo Mondo, ora, più forte che mai, mi colpì nello stomaco, ed io m’accasciai facendo cadere il LUME che, naturalmente, si spense… Il VOLTO DEL TEMPO, con una grande “ T “ sul petto, cercò di strozzarmi e violentarmi…

         Fu allora che successe… Con terrore e molto malessere, invocai di nuovo la Kalimba Lunare… Pensai a quelle povere creature che avevano perso la vita a causa LORO… Pensai a Mirmo… pensai al Dottore sulla sedia a rotelle… pensai alla mamma di Margarita ed a mio fratello… pensai alla signora Mary, che mi aveva nutrito con tanto amore… pensai, ai miei genitori ed ai miei zii... pensai a Mario… Pensai a Doroty ed alla sua famiglia… non mi scordai di nessuno! Pensai anche a Lio ed a tutti i protagonisti della mia vita! Dopo… pensai a Meni, ed al FUTURO che non avremmo potuto avere insieme…

         Ora… potevo distinguere per terra… carboni ardenti! C’era il fuoco! Il mostro, era diventato molto più sadico e crudele! In quella posizione, non potevo muovermi! Tutto il mio corpo era dolorante, però, i miei pensieri erano, nonostante tutto, rivolti alla vita! Con forza, provai a tirare un calcio… Riuscii a colpirLO! LO colpii in pancia! Quello, gridando, mi liberò, ma il SUO volto mischiato, subì un’ulteriore trasformazione… Vidi crescere sotto i miei occhi, la “PERA” al disotto al SUO collo! A quella vista, credetti di morire! Come potevo contrastare, io, quella cosa? Chi mai, avrebbe potuto aiutarmi? Nessuno! Ero solo… solo con IL VOLTO DEL TEMPO…

         Mi voltai dalla parte della finestrella che dava sulle tegole… una finestrella piccola piccola… Vidi nel cielo, finalmente sgombro dalle nuvole, la LUNA! Piansi e LA CHIAMAI… Intanto, il VOLTO DEL TEMPO, mi prese dalle braccia, e, con crudeltà e violenza infinita, tentò di rompermele, girando con forza alle giunture! Era la fine? Io pensavo di si, tuttavia, anche se attanagliato da mille dolori lancinanti, riuscii a liberare il mio braccio destro… Fu lì, che l’orologio digitale, regalatomi da mio zio, il cavallo, si mise a suonare, mentre dalla radio ricetrasmittente, udii, sotto il fruscio, delle voci di bambini dire: “… Siamo tutti con te…” e poi, una voce appena udibile d’un uomo: “… Usa la MAPPA nella LUNA… Il BUCO… il BUCO sul VOLTO…” A quelle parole, presi dalla mia bocca la piramide, e la strinsi! Il mostro, rigurgitò dalla sua orribile bocca, una rotella polverosa… una rotella d’una sedia! Capii e piansi disperatamente…

         Dalla finestrella, intanto, si vedeva la luce della LUNA… Tutto era calmo… il vento non c’era più! Il mostro, morse la mia mano libera con i suoi dentini, facendomi sanguinare, ma… nonostante tutto, non lasciai la piramide… anzi, la strinsi ancora di più, tanto da conficcarmi le tre punte nella mano… Quel dolore mi ricaricò! Capii anche il significato delle parole del Dottore in radio… Notai che il VOLTO, stava a distanza dal raggio di luce lunare che proveniva dalla finestrella! Voleva portarmi dove c’era il buio, ma resistetti! Portai con forza il SUO volto dove c’era la LUCE della Kalimba Lunare… lo trascinai usando tutte le mie poche forze! Quello, mi schiaffeggiò… Mi liberò l’altra mano, e mi strinse di nuovo i genitali… Urlai… ma anche se stavo malissimo, riuscii a bloccare la mano del mostro, ed alzai la piramide con la mano destra, in direzione della finestrella, cercando di creare sul maledetto volto, la sua ombra!

         Urla strazianti, ed ancora dolore! Questa volta, capii che il VOLTO DEL TEMPO provava paura! Mi lacerò con le unghie della sua orribile mano il petto! Piansi, ma urlai: “… Torna da dove sei venuto! Non uccidere più le creature pure! Questa è la NOSTRA VITA… ed io vendico tutte le TUE vittime, tramite Kalimba Lunare! TU NON SEI IL TEMPO… TU SEI SOLO IL SUO DISTRUTTORE! Il tempo, quello vero, E’ NOSTRO ALLEATO! Non è un nostro nemico… Tu… Tu invece, sei l’ASSENZA… sei IL NON RICORDO… SEI La VITA NEGATA… la VITA DIMENTICATA! Io mi rifiuto a morire ed a non ricordare… VAI VIA! Va dove tutto è buio!”

         Detto questo, vidi un prodigio… Dalla finestra, il raggio di LUNA, colpì la piramide che proiettava la sua ombra sul volto di quel dannato mostro… Ma, dal buchino asimmetrico della piramide, un raggio di Kalimba Lunare, simile ad un laser, colpì in piena fronte il mostro! Quel raggio mi ricordò i famosi puntini delle serrande! Nonostante la lotta, potevo sentire quella sensazione di pace… Notai, che a tenere le due gambe del VOLTO, c’era una volpe ed un bambino… io! Io da piccolo! Guardando la scala a chiocciola, vidi le ombre di tutti i miei alleati, e riconobbi dalle sagome, Seminario ed il Pen…

         Il mostro ora ruggiva! Non poteva più muoversi! Le siglette non s’udirono più… e poi… s’accasciò a terra! Solo un lampo di luce grigia… ed il VOLTO DEL TEMPO si divise in tre… Mami, la Cinesina e la Strega… S’accese la luce della lampadina di colpo! Tutti erano scomparsi, tranne me, Daniele e… tre oggetti per terra…

        

         

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