I TRE VOLTI DEL PASSATO

RAFFAELE FAMELI

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(XII) LUI – LA VERITA’ – IL TEMPERINO DELLA TV – IL SOGNO CON I VOLTI MISCHIATI – LA PIRAMIDE SCOMPARSA – LA VITA COME LA TELEVISIONE, ED I MONOSCOPI GUARDIANI

 

         Mi trovavo nella stanza di cristallo… ero disteso su quel letto fatto di pensieri e ricordi particolari! Seguendo le istruzioni di mio cugino, misi la piramide sotto il cuscino, ed ora, al buio, aspettavo… aspettavo che accadesse qualcosa! Avevo imparato la lezione! Avevo compreso il vero valore di quella piramide, che, poteva anche essere un gadget, ma in sé, racchiudeva qualcosa di misterioso e magico! I dubbi affollavano la mia mente… Perché cercare quei volti che m’avrebbero fatto, certamente del male? Era questo che mi chiedevo, fissando quel punto luminoso del dorato lampadario… quel punto, che un giorno prima, m’aveva permesso d’entrare in profonda sintonia con me stesso… proprio come quella stanza… Era questo che mi turbava profondamente… Quella stanza, oltre a me, ospitava sicuramente qualcosa di brutto! Erano quei volti! Mami… Mami che era solo il primo, già aveva dato prova d’essere crudele e cattivo!

         Distolsi lo sguardo da quel punto, e ripiombai nel buio del terrore! Fisicamente, sapevo che i volti, in quella stanza, non ci potevano essere… però li avvertivo! Li sentivo! Perché ero tornato in quella casa per passare le mie lunghe vacanze? Per quale ragione ero stato richiamato… lì… in quella città dove è cominciato tutto? Perché ricercare qualcosa che m’avrebbe, di certo, fatto del male? Pensavo in questo modo… ed istintivamente, feci cadere la mia mano destra dalla sponda del letto, fino a toccare il pavimento! Ah! Avevo le lacrime agli occhi, e ricordai quella volpe che avevo “sognato” poco prima… Avrei voluto accarezzare il suo soffice pelo rosso, nero e bianco… Avrei voluto toccare quel tenero ed innocente corpo! Io… io ero come lei… oppure ero lei! Avvertivo amore incondizionato e puro per quella creatura della notte… che forse era il mio specchio! La notte… la notte, potrebbe far paura… ma io ero una volpe! Come ho già detto… quello che fa più paura, non è il buio… ma è la luce… la luce nel buio… ma non una luce benigna! No! Non come il sole… Una luce che và sul grigio, tingendo tutto di paura! Mami era così… e così erano anche gli altri due volti!

         La mia mente era come quel televisore che avevo visto nei miei ricordi… Già! Un ricevitore di immagini, suoni, provenienti dal passato… Il passato! Proprio in quell’istante, ricordai altro… Frequentavo la prima elementare! Tra la luce soffusa e sfocata del ricordo, intravedevo una bambina… una mia compagna di classe, prematuramente scomparsa… Si chiamava Gioia… Poverina… morì a causa d’un incidente stradale, non nella mia città, ma molto distante, dopo essersi trasferita con la sua famiglia! Guarda caso, il fatto accadde proprio nella città dove lavoravo io… Un giorno, Gioia, portò a scuola un temperino di colore blu! Era un temperino a forma di televisione, con davanti, sullo schermo, non ricordo che disegno, che cambiava in base a come si guardava… Senza chiederglielo, lo presi e lo portai a casa! Quella birichinata, mi costò cara… Infatti, il TOPOLINO DEL RIMORSO, che morde il cuore di chi commette qualcosa di sbagliato, mi tormenta ancora oggi… Ah! Se magari glielo avessi chiesto… Comunque… quel temperino a forma di TV… l’avevo perso! Forse è stato meglio così… ma, ripensandoci, sembrava che quella casa… la casa dove ho vissuto, e che adesso era teatro della mia ricerca, provasse piacere infinito a far perdere ciò a cui tenevo! Quella casa faceva perdere il PASSATO! Forse… l’immagine contenuta in quel temperino era importante? Forse… era il simbolo di quella TV che avevo ricordato a casa della mia vicina? A pensarci bene si! Infatti, come tutti i giochi con disegni, che quando si muovono cambiano, era fatto a righine! Già… proprio le righine che tornano come nelle siglette…

         Ripensando a quel temperino, feci scivolare ancora di più, la mia mano giù dal letto, facendo toccare alle mie dita il pavimento. Provai a far finta d’accarezzare il pelo di quella volpe! Volevo sentire il bene! Ebbi l’impressione di toccare davvero qualcosa… Non guardai… Non volevo rimanere deluso… eppure, sapevo che quella creatura che tanto m’assomigliava, era lì! Mi voltai dalla parte del muro per evitare di guardare! Continuai ad accarezzare virtualmente la volpe! Ripensai alle parole dette da mia madre a pranzo, ed a quelle di Mario, e poi alle impronte del forno e alla volpe che mi aveva sorriso, cominciai ad avere qualche dubbio…

         Il dubbio che adesso m’attanagliava, era il seguente… Io, ero nato da volpe… ero nato da animale, e questo lo avevo capito… Mia madre, m’aveva partorito da creatura pura… Ma si sa… In natura, le mamme volpi, generalmente mettono al mondo non solo un cucciolo! E se quella creatura che avevo “sognato” e che ora stavo “accarezzando”, fosse stata in realtà mio fratello o mia sorella? Se non fossi stato mai figlio unico? Pensai anche allo strano invitato che ci fece visita… Ed ecco che tutti gli scampanellii notturni alla porta… quasi tutti i misteri di quella casa, vennero chiariti in un colpo solo! Provai grande agitazione… ma per ora… per ora, erano solo mie congetture e nulla più.

         Sono stato parecchio in quella posizione… Continuavo a sentire virtualmente il folto pelo di quella creatura. Ma ora, dovevo procedere con la mia ricerca. Chiusi gli occhi, e cominciai a navigare dentro me stesso! M’addormentai quasi subito con quella piramide sotto il guanciale… Quello che accadde dopo, fu molto strano ed inquietante!

         Sognai di trovarmi nel mio seminterrato, parlando con qualcuno… forse con Mario… La televisione era accesa, ma non si vedeva nulla… solo dei disturbi molto strani… Mi rendevo conto di trovarmi in un sogno! Era tutto bizzarro… i colori, intorno a me, erano, per così dire, diversi! Non so come, però, ad un tratto, si presentò davanti a me una strana figura! Era come una “donna”, ma molto particolare! Era molto magra ed alta, aveva un nonsochè di familiare. Nel guardarla meglio, m’accorsi che i suoi lineamenti del viso erano molto allungati! I lunghi capelli neri, scendevano sulle spalle all’altezza del collo, come a coronare tutto il viso… Era di carnagione olivastra, nel più brutto senso del termine… era scura, in modo d’apparire come fatta di legno! Il suo volto formava come un rettangolo… i suoi occhi erano a mandorla! Avevo timore di quella “donna”! Sembrava essere la congiunzione dei TRE VOLTI! Mami, la Maschera, e la Cinesina. Accorgendomi di questo, nel sogno, fui preso dalla paura e dal terrore! Quella… quella se ne accorse! Guardandomi con quegli occhi particolari, mi sorrise con la bocca simile a quella di Mami, per poi far vedere delle labbra simili a quelle di una maschera africana, cioè molto pronunciate… all’inverosimile! Ebbi un sussulto! Infatti, era la prima volta che qualcosa mi faceva ricordare, tutti (o quasi), i particolari dei tre volti! Non volli però essere maleducato, nemmeno in sogno, davanti ai miei tre incubi peggiori… Cercavo di non fissare troppo quella “donna”, ma all’improvviso, con una voce stridula, quel mostro mi disse: “… Perché ci hai voluto risvegliare dall’oblio in cui eravamo caduti, Riccardo? Cosa speri d’ottenere dal PASSATO? Ora… ora sei protetto… ma da domani in poi, non sarà così! Scordati… scordati chi sei… LA VERITA’ NON FA PER TE! Lascia questa città… Lascia tutto e vattene! Nemmeno LUI potrà incontrarti!” Vidi, alla mia destra, quella volpe, ed al collo aveva la piramide e mi sorrideva! Quella “donna” cercava di strappargliela dal collo, ma LUI si difese! Quel mostro indietreggiò… La volpe, mi guardò, e mi parve di sentire indistintamente la parola “Fratellino…”. A questo punto chiesi alla “donna”: “… Tu… tu chi sei?” Non rispose… ma sentii di nuovo, l’odore di braciere, e guardando verso la finestra, che stranamente era buia, intravidi quella poltrona con le mattonelle colorate, ed al di sopra di essa, un punto interrogativo! Udii una voce, questa volta bassa e cavernosa, pronunciare, mentre tutto scompariva nel nero, e la “donna” si staccava parte di faccia, come se fosse stata una maschera terribile, forse per mostrarmi il suo vero volto… “IL PASSATO…”. Iniziai ad urlare ma non ci riuscivo! Sentivo solo ridere, e la “donna” si avvicinò a me, premendomi un dito sulla fronte fino a farmi male, e mi disse: “NON TI SVEGLIERAI, RICCARDO!”

         Forse, ancora stavo sognando… ma mi resi conto, anche se avrei voluto, che non riuscivo ad aprire gli occhi in realtà! Sapevo d’essere a letto nella stanza di cristallo! Cercavo di divincolarmi da quella infernale morsa, ma, per molto tempo non ci riuscii! Era come se qualcuno stesse sopra di me, bloccandomi tutto il corpo! L’unica cosa che potevo muovere era la gamba destra, che toccò il pavimento. Sarei morto di certo, ma…

         Come per incanto, un raggio di sole, che penetrò dalla serranda abbassata, mi svegliò! Riuscii ad aprire gli occhi! Ero tutto sudato! Il cuore mi batteva come un tamburo! Avevo bisogno della luce! Mi girai, ancora coricato sulla mia destra, e vidi le “crocine crocine che non finiscono mai” Colpite dai soliti puntini di sole! Era giorno fatto! Mi sentivo come se addosso avevo avuto la febbre… Pensai, che forse, durante la notte avevo avuto sicuramente i decimi… In quella stanza faceva davvero freddo! Stetti male! Stavo quasi per vomitare, ma mi sono trattenuto, ripensando a quello che avevo visto, mi resi conto che dovevo, nonostante le minacce, continuare la mia ricerca! Era vero! Era tutto vero! Qualcuno, non voleva che io sapessi e scoprissi… Quelle crocine, m’avevano dato nuova fiducia! Avevo la loro protezione, e quella della piramide, e poi… e poi, di LUI… Mio fratello… il mio fratello volpe! Comunque, era fuori discussione andare dai miei per chiedere informazioni… Di certo non me le avrebbero date!

         M’alzai da quel letto, cercando di riprendere da sotto il cuscino la piramide, ma non c’era più! La cercai dovunque, ma non la riuscii a trovare da nessuna parte! Come i peli, anche la mia protezione era scomparsa… Già! Come aveva predetto mio cugino! Però avevo una speranza… Ricordai mio fratello in quel “sogno” maledetto.

         Non era la prima volta che un oggetto mi scompariva durante il sonno… Una volta, il mio zio, quello con la faccia da cavallo in sogno, m’aveva regalato un orologio digitale… Di pomeriggio, andai a dormire nella stanza dei miei, sul loro letto! Misi l’orologio sul comodino, e m’addormentai! Quando mi risvegliai, non c’era più! Io… chiesi a mio zio se fosse stato lui a prenderlo di nascosto, ma, mi disse: “… Riccardo… Io non ho preso nulla!” Ah! L’orologio! Tornava il concetto di TEMPO! Dunque… per me, possedere quell’orologio, cosa poteva mai significare?

         Trafelato andai al piano terra, dove mio padre, stava prendendo il caffè. Appena mi vide, mi disse subito: “Come l’hai passata la notte?” Lo guardai, e notai nel suo sguardo preoccupazione. Non gli feci capire nulla del mio stato d’animo, e dissi sorridendo: “Tutto ok!” E m’apprestai a bere il caffè appena fatto. Seduto sul divano, pensai che forse era meglio non dire a mio cugino Mario della scomparsa della piramide! Cosa avrebbe potuto pensare? Di certo, avrebbe dato la colpa a me… Ma, cosa centravo io? La mia vita era come una TV… come un film perenne… Tutto quello che m’accadeva era al limite della realtà! Da piccolo, infatti, e molto oltre, pensavo alla mia esperienza in modo molto particolare! Avevo ideato una emittente televisiva nella mia fantasia! Si chiamava CANALE 0! Tutto quello che vivevo, pensavo che veniva trasmesso in quella TV! Già… Tornava così la TELEVISIONE… Io, ero regista, tecnico, cameraman, attore! Quella TV era la VITA! A pensarci bene, tutto cominciò quando ero piccolo! Proprio, nel periodo di quelle siglette! Ho pochissimi ricordi d’allora… solo, il volto d’una ragazza scomparsa al telegiornale, una ragazza scomparsa in occasioni misteriose… Una ragazza con una fascia in testa… all’epoca molto giovane! Questa ragazza, la ricordo ancora oggi come il simbolo della mia infanzia! Un’infanzia piena di mistero! Poi… altri ricordi! Una mia zia, che mi faceva da nonna, veniva ogni mattina nella nostra casa vecchia, per stare con me, visto che i miei lavoravano! In una di quelle occasioni, in TV, apparve qualcosa d’insolito… Un’ombra… un’ombra di draghetto su un muro! Come se si fossero dimenticati di spegnere una telecamera! Quel draghetto, era la mascotte di quella emittente! Poi… ancora monoscopi molto strani in movimento… ma questo accadde in cucina, e proprio con mio padre lì con me! E’ stato in quel periodo che ho imparato a scrivere! Infatti, il mio gioco preferito erano le LETTERINE MAGNETICHE! Io, scrivevo, facendo finta che fosse una TITOLATRICE! Forse, ecco perché ho iniziato a fare lo scrittore! Non so a voi, ma a me la TV, in certe occasioni, mi faceva davvero paura… A parte le sigle già descritte, ne ricordo una con terrore! Un programma sportivo… Nella sigla, appariva un uomo stilizzato senza volto che veniva incontro… come se volesse uscire dallo schermo! Poi, in un telefilm, un orologio ovale luminoso… Insomma… Volti e Tempo! Tornano sempre loro…  Ora, però la TELEVISIONE, mi perseguitava! Ora, vedevo la TV come un qualcosa che mi faceva paura! La mia TV… ora, aveva un altro protagonista… Tra le righine, non c’ero più io ma Mami… un VOLTO! Non ero più io il protagonista principale! Sapevo… che ora, dovevo trovare il coraggio di cambiare quel dannato canale! Ci sarei riuscito?

         Andai al piano superiore, e mi vestii in fretta ed in furia! Era ancora presto, ma dovevo uscire! L’unica cosa che m’aveva davvero fatto piacere, era il fatto d’aver capito d’avere un fratello! Capii all’improvviso tutto! Una nuova consapevolezza mi aveva dato nuova forza… Ma i volti del passato, m’avrebbero impedito ad ogni costo, ogni mia mossa… Ero in trappola! Proprio come nella rete che si vede dietro ai monoscopi! Quei colori, ora, per me, erano grigi… Ma cos’era per me il monoscopio? Di certo, non un’immagine di prova! Per me, era qualcosa di molto diverso…

         Mi aveva sempre affascinato quella immagine fissa, e quel “UUUUU” che si udiva! Ah! Pensavo che fosse una cosa viva… e quella era la sua voce! Nei miei sogni da bambino, credevo che quello fosse un VOLTO… ma un volto benevolo, tranne che per alcuni monoscopi che incutevano paura… non so perché! Immaginavo una persona con quella faccia! Pensavo che mi proteggessero! Ricordo, d’aver immaginato una persona con il volto da monoscopio, che guidava la macchina, mentre io, ero dal lato del passeggero! Si voltava e, immaginavo, mi sorridesse! Cosa centravo io con i monoscopi? Avevo capito di essere nato da volpe… ero una volpe, però, l’attinenza della poltrona con le mattonelle colorate, di certo, non era un caso! Vestendomi, pensavo a tutto questo… ed all’improvviso un’illuminazione! Il monoscopio, veniva usato, prima che iniziassero le trasmissioni ed anche alla fine! Era un’attesa… era un inizio ed anche una fine! Ma, l’inizio e la fine di cosa? Forse della vita? CANALE 0 insegna… Forse quell’immagine conteneva i colori della vita, e la scala di grigi del passato e della paura? Erano dunque guardiani… i guardiani del destino? Mi vennero i brividi, e ripensai a quello che da piccolo credevo… La vita è come un’emittente televisiva, di cui, noi, e solo noi, dobbiamo esserne i PROPRIETARI!

         Con questi pensieri, uscii di casa di buon ora! Quante scoperte… e quante delusioni e sconfitte! Ma, la mia ricerca, non poteva terminare! Avevo si, perso la piramide… però, dovevo diventare forte! Nessuno si sarebbe più messo in mezzo per impedirmi di ricordare! Avevo preso una decisione! Dovevo, per il momento, sospendere la ricerca di Mami, per applicarmi sugli altri due volti! Ma quale scegliere per primo? Pensai alla Cinesina…

 

 

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