CORSO DI SCRITTURA CREATIVA

 

-         In questa sezione del sito cercherò di spiegare il concetto di SCRITTURA CREATIVA, cioè la mia tecnica (ce ne sono molte altre), di stesura d’un RACCONTO.

 

-         In molti m’hanno chiesto di spiegare come nasce un racconto, ed ho deciso, sperando di mettere tutto per iscritto, e successivamente d’inserirlo in questo sito, e d’indurre molti a questo meraviglioso passatempo che potrebbe, un giorno, anche diventare un lavoro!

 

-         Cominciamo subito col dire che CHIUNQUE PUO’ SCRIVERE… Non serve altro che FANTASIA… Molta fantasia.

 

 

-         TIPI DI SCRITTURA

Ci sono moltissimi generi di scrittura:

 

-         RACCONTI

-         SAGGI

-         SCRITTURA DI MANUALI

-         POESIA

-         ECC.

 

Noi, ci applicheremo nel meraviglioso genere della NARRATIVA.

 

-         Davanti ad un foglio bianco, proveremo all’inizio un senso di smarrimento e di vuoto! Questa è una sensazione normale e naturale, che dobbiamo subito mandar via.

-         Innanzi tutto, dobbiamo trovare L’ARGOMENTO del racconto, cioè l’abbozzo della nostra storia. Dobbiamo chiederci: COSA ACCADE? Cioè nella storia qual è la situazione di partenza, e di conseguenza trovare l’ispirazione e dopo il PERSONAGGIO PRINCIPALE oppure I PERSONAGGI PRINCIPALI che daranno vita al racconto.

 

-         SITUAZIONE GENERALE

 

-         PERSONAGGIO/I PRINCIPALI

 

-         Una volta trovato l’argomento ed i personaggi principali, si deve stabilire lo STILE DI NARRAZIONE. Si può scegliere di RACCONTARE la storia come:

 

-         NARRATORE ESTERNO

 

-         PERSONAGGIO NARRANTE

 

Cioè, la storia viene narrata da un NARRATORE ESTERNO che sarebbe come una voce fuori campo, oppure, a narrare sarà un PERSONAGGIO che può essere il PROTAGONISTA, oppure un altro personaggio. In tal caso, la scrittura avviene come una sorta di DIARIO… Il personaggio, in definitiva, parla in prima persona delle vicende che accadono, oppure ricordando fatti passati, mentre nel caso d’un NARRATORE ESTERNO, in terza persona.

 

-         Fatto questo, bisogna pensare ad una TRAMA. La trama è lo svolgimento delle varie azioni. Questo passaggio avverrà per tutta la durata della STESURA DEL RACCONTO, in quanto porterà avanti la storia. E’ una sorta di SCENEGGIATURA! Si parlerà, dunque, di STORYBOARD.

 

-         Naturalmente, dopo aver trovato una sorta di linea guida del racconto, è necessario trovare se già non lo si è fatto:

 

-         L’AMBIENTAZIONE

 

Cioè il luogo od i luoghi dove si svolgeranno le azioni e le scene dei vari personaggi. Si potrebbe anche inserire una dettagliata descrizione dei luoghi… Fa sempre effetto.

 

-         Fatto questo, si dovrebbe scegliere se far parlare i vari personaggi in:

 

-         MODO DIRETTO

 

-         MODO INDIRETTO

 

Cioè, bisogna stabilire se è il narratore a descrivere i vari dialoghi dei personaggi, oppure, aprendo le virgolette “  “ , se far parlare direttamente, quindi in modo dialogato, i vari personaggi, come in una sorta di TEATRO… (Io, uso spesso questo metodo…). Naturalmente, si possono anche combinare le cose.

 

-         Cosa molto importante è anche lo stabilire il

 

-         MODO DI SCRITTURA

 

E’ molto difficile definire questo concetto… Il perché è dettato da diversi fattori. Infatti, è necessario, per ogni personaggio, scegliere una:

 

-         PERSONALITA’ E MODO D’ESSERE

 

Questo, influenzerà il modo d’esprimersi ed i vari INTERCALARI del personaggio stesso… Gli intercalari sono delle frasi ripetute che caratterizzano il personaggio stesso, come ad esempio Dylan Dog, usa sempre la frase: “GIUDA BALLERINO…”.

 

Naturalmente, in una STORYBOARD che si rispetti, ci sono due, anzi, tre tipi di personaggi:

 

-         I BUONI (di solito i protagonisti)

-         I CATTIVI (antagonisti)

-         COMPARSE (personaggi secondari)

 

Questa differenzazione, serve per portare avanti la storia, visto che non si può lasciare i personaggi senza far nulla. In genere, i buoni od il buono di turno, si scontrerà inevitabilmente, o con una situazione avversa o problematica che sconvolgerà la sua vita, oppure con un ANTAGONISTA, cioè il personaggio “CATTIVO” o contrario, che porterà il PROTAGONISTA ad aver problemi od a far scelte difficili, che, naturalmente dovrà risolvere. Non esiste un buono senza un cattivo!

 

-         Dunque, si possono avere due diversi possibili scenari:

 

-         LE COSE VANNO BENE

 

-         LE COSE VANNO MALE

 

In ogni caso, non è consigliabile una situazione statica o di STALLO, che porterebbe la storia ad un inevitabile blocco.

In definitiva, IL RACCONTO DEVE ESSERE IN CONTINUO DIVENIRE!

 

-         Un’altra cosa molto importante è l’uso della PUNTEGGIATURA…

 

La punteggiatura, si inserisce in modo strettissimo al MODO DI SCRITTURA detto prima… Quindi, se per esempio, invece di mettere un solo (!) se ne mettono due, anche nel caso dell’interrogazione (?), si può stabilire la personalità del personaggio dialogante, ed anche il suo stato d’animo. Per esempio, il personaggio può dire: “Ciao!” oppure “Ciao!!”. Quando si usano le doppie esclamazioni od interrogazioni, oppure molte di più, es. “Ciao!!!” , si può ottenere in diversi casi l’effetto fumetto, oppure esclamazioni critiche, ad esempio : “Oh mio Dio!!!!”. Si possono anche inserire delle esclamazioni e delle interrogazioni insieme, ad esempio: “Cosa hai fatto?!” In questo caso s’otterrà l’effetto fumetto detto prima.

 

-         E’ anche importante l’uso dei SINONIMI e dei CONTRARI. Non usare mai RIPETIZIONI DI PAROLE… E’ indispensabile, dunque, l’uso del DIZIONARIO DEI SINONIMI E DEI CONTRARI, ma anche questa non è una regola fissa, in quanto una RIPETIZIONE può sottolineare i caratteri dei vari personaggi.

 

-         Molto utili sono anche i PUNTI DI SOSPENSIONE (…) che creano atmosfera d’attesa o di suspense, nonché d’omissis.

 

-         Nel modo di scrittura, si possono usare, sempre per caratterizzare i personaggi, oppure le loro emozioni, l’USO DELLE DOPPIE, ad esempio: “Mmamma miaaaa… Che paaauraaaa…” In questo contesto, possono essere usate anche le cosiddette LICENZE, cioè errori grammaticali volute. Anche questo caratterizza i personaggi e le loro emozioni.

 

Per riepilogare, queste sono le fasi per scrivere un racconto:

 

-         IDEE SU SITUAZIONI (STORYBOARD E TRAMA)

-         IDEE SU PERSONAGGI

-         MODO DI NARRAZIONE

-         AMBIENTAZIONE E TEMPI

-         MODO DI SCRITTURA (CARATTERE PERSONAGGI)

 

In pratica, un racconto, che può essere breve o lungo, deve avere una struttura simile ad un film… cioè prima o durante la scrittura, bisogna vedere nella mente la scena per poi descriverla a parole.

 

A questo proposito, è utile stabilire in modo puntiglioso l’AMBIENTAZIONE descrivendo i luoghi in modo tale che il lettore “VEDA” gli ambienti descritti e le varie scene.

 

Altra cosa importante, è che quando si scrivono racconti lunghi, bisogna non far mai ERRORI DI COERENZA… Cioè, bisogna sempre aver nella mente lo svolgimento delle scene precedenti. Infatti, si potrebbero verificarsi contraddizioni. Bisogna leggere e rileggere le cose già scritte.

 

-         Anche i TEMPI sono necessariamente esser scanditi in modo preciso… Infatti, l’ERRORE DI TEMPO, potrebbe portare confusione, sia nel lettore che nel racconto stesso, portando, di conseguenza alle contraddizioni dette prima. L’errore di tempo, però, potrebbe anche essere usato per portare volontariamente confusione… Cioè, per esempio, un personaggio che perde la memoria… (Nemmeno questa è una regola fissa).

 

Si può anche giocare con i TEMPI, inserendo anche il FLASHBACK, cioè il personaggio ricorda cose passate.

 

-         Adesso passiamo alle note dolenti… IL BLOCCO DELLO SCRITTORE.

Purtroppo, può capitare che durante la scrittura, ci si trovi in una situazione spiacevole e difficile, detta: BLOCCO DELLO SCRITTORE! Questo è molto comune quando si scrivono racconti di fantasia. Non si riesce più a scrivere… Sembra che tutto sia bloccato! In questo caso, non ci sono delle vere e proprie “CURE”. Il mio consiglio è quello di non abbattersi! Bisogna comunque provare a scrivere. Bisogna cercare d’immaginare, e perché no, anche di sognare.

Infondo, scrivere è proprio questo… Ma, se proprio non ci si riesce, si può provare a far una pausa, magari uscendo un po’, oppure prendersi una “VACANZA” dalla scrittura, che non sia troppo lunga! Infatti, non è consigliabile abbandonare quello che si sta scrivendo… Il rischio è di non riprenderlo più, posandolo definitivamente nel fondo d’un cassetto. E’ mortificante e demotivante! Questo non si dovrebbe mai verificare.

 

-         IL TITOLO ED I CAPITOLI

 

- Una cosa molto difficile da fare, è dare il nome (sembra strano) al TITOLO DEL RACCONTO ed al TITOLO DEI CAPITOLI.

Questa è una cosa che capita molto spesso. Cioè, saper quello che tratta il racconto, ma poi, non trovare un titolo giusto per lo stesso. Può sembrare molto strano ma è così! Non bisogna comunque depolarizzarsi in quanto si potrà dare un titolo anche dopo la scrittura.

 

Per quanto riguarda i capitoli, è più o meno lo stesso! Bisogna solamente aver pazienza. Si potrà correggere il tutto una volta completata la stesura del racconto. Questo vale anche per il titolo.

Se si vuole, si può dare un numero ordinale al capitolo oppure inventarsi altro, come per esempio, i numeri romani che fanno molta impressione.

 

 

-         CONSIGLI PER ISPIRARSI

 

L’ispirazione, può venire in molti modi. O si è già ispirati e quindi non c’è bisogno di trovare l’ispirazione, oppure si possono usare una serie di trucchi…

 

-         PORTARE CON SE’ UN BLOCKNOTES ANNOTANDO EMOZIONI

-         VEDERE SITUAZIONI OD UNA FRASE CHE FACCIA EFFETTO

-         ISPIRARSI A QUALCOSA DI VERO

 

In ogni caso, è utile annotare tutto quello che si ritiene importante!

 

-         Per concludere, la SCRITTURA CREATIVA è IMMAGINAZIONE E LIBERTA’! Ognuno può essere o diventare SCRITTORE! Basta liberare la propria fantasia ed immaginazione e sognare!

 

Non badate troppo agli errori di grammatica… Di quelli, credetemi, NON VI LIBERERETE MAI… Anche se rileggete quello che avete scritto per ore ed ore, ci sarà sempre un errore in agguato…

 

Per capire meglio di quanto abbiamo parlato, potete provare a leggere i miei racconti… Sotto c’è uno schemino simpatico… Provate a capirlo…

 

 

 

Immagine -> Parola -> Frase -> Capitolo -> Racconto

Racconto -> Capitolo -> Frase -> Parola -> Immagine

 

 

Fameli Raffaele   Legnano 12/04/19 ore 11.13

 

 

 

 

 

 

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